L’ammiraglio Lolli si ribella: “La legge del mare non impone di accogliere i migranti. Bisogna rimandarli in Libia”
Immigrazione clandestina, finalmente un marittimo della Guardia Costiera che si ribella all’invasione. Parla l’ammiraglio Ferdinando Lolli: “La legge del mare non impone di accoglierli. Accordi con Tripoli per rimandarli indietro”.
Poi parla delle “leggi del mare” e spiega come stanno davvero le cose: “Non sono naufraghi. Tutte le convenzioni del mare dicono che chi rischia di morire va soccorso. Ma queste convenzioni sono pensate per soccorrere chi si sta perdendo per la fortuna del mare. È la solidarietà del navigante verso un altro navigante. Ma la Bibbia di tutte le convenzioni del mare, Amburgo 1979, viene ora chiamata in causa anche per quanti si mettono in mare proprio per essere soccorsi”. A questo punto fa una analisi sui mezzi usati dai migranti per le traversate nel Mediterraneo: “Il gommone che usano è fatto per sgonfiarsi. I mezzi sono costruiti e gestiti in violazione di tutte le norme di sicurezza. Non sono unità navali, ma legni e gomme galleggianti”. Poi la stoccata a La Valletta: “Malata ha dichiarato una Sar immensa, ma se ne disinteressa peché la sua popolazione è quella di un quartiere di Roma. Ma è uno Stato e ha degli obblighi”.
FONTE : http://riscattonazionale.org/2018/07/15/lammiraglio-lolli-si-ribella-la-legge-del-mare-non-impone-di-accogliere-i-migranti-bisogna-rimandarli-in-libia/